Oggi a Vigonovo, presenti tutte le Autorità costituite (ci sarà anche il parroco a benedire?), inaugurazione ufficiale del primo villaggio made in Usa nella nostra provincia.
E’ un piccolo anticipo dei 530 alloggi, in fase di costruzione o progettazione, che costituiscono la parte “residenziale” del progetto “AVIANO 2000”, intervento multimiliardiario attraverso il quale la base della pedemontana diventerà il sito militare più bello d’Europa ed insieme il più efficiente e tempestivo nei bombardamenti, compresi quelli ancor più criminali che impiegano armi all’uranio.
E’ un piccolo anticipo dei 530 alloggi, in fase di costruzione o progettazione, che costituiscono la parte “residenziale” del progetto “AVIANO 2000”, intervento multimiliardiario attraverso il quale la base della pedemontana diventerà il sito militare più bello d’Europa ed insieme il più efficiente e tempestivo nei bombardamenti, compresi quelli ancor più criminali che impiegano armi all’uranio.
La faccenda degli alloggi è cosa che risale ad oltre due anni fa, ma per questa occasione è bene ricostruirne alcuni aspetti. Si tratta di abitazioni pianificate fin nei minimi dettagli dal comando americano, molto attento ad esigere dai costruttori alloggi a misura degli avieri d’oltreoceano, abituati ai comforts dell’american way of life. E pianificati puntigliosamente anche nella loro distribuzione territoriale: tot alloggi a Roveredo, tanti a Sacile etc. Insomma un vero e proprio Piano Regolatore degli Alloggi Militari Usafe, il P.R.A.M.U., nuovo strumento regolatore del territorio che si affianca al PUR. Piano Urbanistico Regionale, al PRC, Piano Regolatore Comunale etc.
Stiamo scherzando, naturalmente. Gli americani no: nel corso di questi due anni, ben sapendo di rappresentare interessi non compatibili con gli ordinamenti delle autonomie locali, sono riusciti, con la solita strategia di coinvolgimento (a partire dall’iniziativa degli stemmi comunali sugli aerei, partita proprio nel giugno del 1997) e con l’altrettanto usuale sfarfallio di dollari (100 miliardi il business complessivo sul quale si sono buttati grandi gruppi, FIAT in testa, e faccendieri locali) a togliere ogni possibile dubbio dalle menti dei nostri volonterosi sindaci.
Il nostro Comitato (vedasi bollettino di controinformazione LIBERARIA del gennaio 98) ha posto inultilmente alcune domande, tutte di stretta attualità:
Quale norma attribuisce ai comuni la competenza a trattare, direttamente o indirettamente, con autorità militari straniere, come invece è regolarmente avvenuto a proposito degli alloggi?
Perchè i Sindaci hanno incontrato il comando americano anche se le concessioni sono rilasciate a ditte italiane? Non è questa una forma di pressione per indurre a favorire o accelerare le pratiche?
Perchè alcuni terreni da agricoli sono diventati in poco tempo edificabili?
Quali sono gli effetti sociali ed ambientali che questi microvillaggi USA avranno su piccoli paesi come Vigonovo?
Qual’è stato l’effetto sui prezzi dei terreni edificabili?
Quali sono i benefici per la popolazione locale, visto che gli alloggi serviranno a svuotare gli alberghi della Provincia e quindi non ci sarà alcun calmieramento dei prezzi d’affitto?
Potremmo continuare con altre domande che un amministratore serio e capace avrebbe dovuto affrontare !
E invece tutti sull’attenti. Il rapporto esistente fra la presenza della potenza militare americana e l’ambiente che la ospita (società, territorio, istituzioni) si configura come sottomissione al potere militare ormai metabolizzata, inconscia. Nessuno è disposto ad ammetterlo, ovviamente, ma è proprio tale diniego, incrociato con la verifica dell’inesistenza delle più elementari griglie valutative sulla comparazione di vantaggi e svantaggi (di cui abbiamo fornito un parziale esempio con le nostre domande) a dimostrare il contrario.
Non bastasse, come è possibile che intere popolazioni (Ronche, Nave, Ranzano, ma anche Vigonovo, S.Martino etc.) siano torturate dal rumore degli aerei e nessun sindaco si alzi per fare qualcosa? Se un decimo del rumore fosse provocato da un artigiano possiamo stare sicuri che il sindaco gli ordina di smettere.
Forti con i più deboli, deboli, ritti sull’attenti, con i più forti.
Stiamo scherzando, naturalmente. Gli americani no: nel corso di questi due anni, ben sapendo di rappresentare interessi non compatibili con gli ordinamenti delle autonomie locali, sono riusciti, con la solita strategia di coinvolgimento (a partire dall’iniziativa degli stemmi comunali sugli aerei, partita proprio nel giugno del 1997) e con l’altrettanto usuale sfarfallio di dollari (100 miliardi il business complessivo sul quale si sono buttati grandi gruppi, FIAT in testa, e faccendieri locali) a togliere ogni possibile dubbio dalle menti dei nostri volonterosi sindaci.
Il nostro Comitato (vedasi bollettino di controinformazione LIBERARIA del gennaio 98) ha posto inultilmente alcune domande, tutte di stretta attualità:
Quale norma attribuisce ai comuni la competenza a trattare, direttamente o indirettamente, con autorità militari straniere, come invece è regolarmente avvenuto a proposito degli alloggi?
Perchè i Sindaci hanno incontrato il comando americano anche se le concessioni sono rilasciate a ditte italiane? Non è questa una forma di pressione per indurre a favorire o accelerare le pratiche?
Perchè alcuni terreni da agricoli sono diventati in poco tempo edificabili?
Quali sono gli effetti sociali ed ambientali che questi microvillaggi USA avranno su piccoli paesi come Vigonovo?
Qual’è stato l’effetto sui prezzi dei terreni edificabili?
Quali sono i benefici per la popolazione locale, visto che gli alloggi serviranno a svuotare gli alberghi della Provincia e quindi non ci sarà alcun calmieramento dei prezzi d’affitto?
Potremmo continuare con altre domande che un amministratore serio e capace avrebbe dovuto affrontare !
E invece tutti sull’attenti. Il rapporto esistente fra la presenza della potenza militare americana e l’ambiente che la ospita (società, territorio, istituzioni) si configura come sottomissione al potere militare ormai metabolizzata, inconscia. Nessuno è disposto ad ammetterlo, ovviamente, ma è proprio tale diniego, incrociato con la verifica dell’inesistenza delle più elementari griglie valutative sulla comparazione di vantaggi e svantaggi (di cui abbiamo fornito un parziale esempio con le nostre domande) a dimostrare il contrario.
Non bastasse, come è possibile che intere popolazioni (Ronche, Nave, Ranzano, ma anche Vigonovo, S.Martino etc.) siano torturate dal rumore degli aerei e nessun sindaco si alzi per fare qualcosa? Se un decimo del rumore fosse provocato da un artigiano possiamo stare sicuri che il sindaco gli ordina di smettere.
Forti con i più deboli, deboli, ritti sull’attenti, con i più forti.
Comitato Unitario Contro Aviano 2000