Il vertice di Napoli del 26 e 27 settembre, che dovrebbe ufficializzare la decisione "americana" di costruire lo scudo spaziale, si incardina non a
caso nella sequenza degli appuntamenti che i padroni del pianeta si danno
ormai con frequenza ossessiva nel tentativo, sempre più difficile, di affrontare e nel contempo di occultare all'opinione pubblica mondiale i fattori della crisi intercapitalistica in atto ormai da tempo.
Nessuna decisione sul clima, risibili risultati nella lotta alla fame nel mondo, conflitti "etnici" che esplodono dappertutto, crisi ecologiche diffuse e sempre più vaste: questo è lo scenario prodotto dal capitalismo che i rappresentanti degli evanescenti stati-nazione pretendono di affrontare con gli stessi mezzi che ne hanno causato gli effetti.
Le questioni militari non sono ovviamente estranee a tutto ciò: basti a dimostrarlo il ruolo della NATO nei recenti conflitti balcanici.
Ci sembra perciò fondamentale un momento di approfondimento e di
sensibilizzazione, da tenersi ai confini di una delle più importanti basi
del sistema bellico Statunitense-NATO, negli stessi giorni in cui a Napoli
si dovrebbe segnare una svolta, anche a livello formale, nella funzione
della NATO: da organismo di difesa dei paesi "occidentali" contro le
aggressioni esterne, ad esercito internazionale di tutela mondiale, con
ampia libertà di intervento, di tutti gli interessi dei paesi dominanti e di
quelli che vogliono fare affari con loro.
E' indispensabile inoltre continuare ad analizzare gli "effetti secondari"
dei processi di riorganizzazione militare: lo sviluppo di armamenti hi-tech,
riservati ovviamente alle nazioni più ricche, presuppone imponenti
finanziamenti di cui beneficeranno le multinazionali del settore. Grandi
spese quindi, ma lo squilibrio nelle bilance dei pagamenti si colma presto
con la vendita di armi convenzionali, a bassa tecnologia, letali quanto
basta, verso i paesi in "via di sviluppo" che hanno sempre più bisogno di
controllare popolazioni riottose a seguire i dettami del FMI…
Il sistema delle basi NATO e dei paesi alleati costituisce ormai una rete
che deve coprire l'intero globo: le regioni che le ospitano, il territorio,
l'ambiente, la società devono piegarsi (flessibilità anche qui) ai bisogni
della funzione militare. Disagi, inquinamento ambientale, incidenti
gravissimi, degrado sociale e culturale: tutto questo è il contorno delle
basi militari. E' necessario capire come la florida società del Nord-Est
possa ancora accettare una militarizzazione così massiccia del proprio
territorio. Non crediamo che sia estranea a questo atteggiamento la ghiotta
opportunità, organizzata a puntino dalle istituzioni regionali, (Task Force
NordEst) di fare lucrosi e garantiti affari nei protettorati balcanici,
sorvegliati dalle truppe alleate.
Abbiamo messo in programma per sabato 29 e domenica 30 settembre p.v., a
pochi giorni dal vertice di Napoli, alcune iniziative che avrebbero lo scopo
di riportare all'attenzione dell'opinione pubblica locale e nazionale la
questione delle basi miliari presenti sul territorio italiano; per
denunciare il pericolo di ripresa dell'iniziativa
militare della NATO che vede l'Italia impegnata in prima linea, con ricadute
pesantissime sul tessuto sociale e sul vissuto di ogni individuo,
con uno spreco di risorse e ricchezze.
Sabato 29 settembre (luogo e orario saranno comunicati appena disponibili)
CONVEGNO: LA NATO GLOBALE
– UN'ALLEANZA GLOBALE: La NATO verso il XXI secolo
– ECONOMIA E GUERRA: Scudo spaziale, complesso militare industriale e nuove
dottrine militari
– STATI FUORILEGGE E MISSIONI INTERNAZIONALI: L'escalation militare della
NATO nei Balcani
– LA NATO ALLA CONQUISTA DELL'EST: L'allargamento dell'Alleanza Atlantica
tra leadership globale e "business armato"
– LE BASI MILITARI NEL NORD-EST E NUOVA MILITARIZZAZIONE: Il Progetto Aviano
2000
Domenica 30 settembre, MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLA BASE DI AVIANO
Per informazioni, adesioni, ma anche suggerimenti e proposte
email: opea@ciaoweb.it
tel. 0434960192 (lino)
Tel. 0434550249 (Bepi)
COMITATO UNITARIO CONTRO AVIANO 2000