Dal Messaggero Veneto di Lunedì, 02 aprile 2007
Il magistrato Rossi si pronuncerà sulla giurisdizione
Potrebbe essere oggi il giorno buono per conoscere la decisione del giudice Alberto Rossi in merito alla causa intentata da un gruppo di pacifisti pordenonesi contro il governo americano per la questione della presunta presenza di bombe nucleari all’interno della Base di Aviano.
Una richiesta di sospensiva del processo, in attesa del pronunciamento della Cassazione sull’ipotesi di difetto di giurisdizione del tribunale di Pordenone, era stata avanzata mercoledì scorso dai legali del ministero della Difesa e del Governo degli Stati Uniti nella seconda udienza della causa.
Il giudice Alberto Rossi, verificate anche le richieste dei legali dei pacifisti, che avevano chiesto di procedere con la discussione, si era riservato di decidere e proprio oggi dovrebbe sciogliere le riserve.
Secondo i legali del governo Usa, la competenza sulla materia non sarebbe dei tribunali italiani, mentre per i legali dei pacifisti nulla osterebbe al prosieguo del dibattimento.
Nella mattinata di mercoledì scorso, all’esterno del tribunale di Pordenone, assieme ai pacifisti che avevano dato vita al comitato “Via le bombe da Aviano” – associazione che ieri si era costituita in giudizio – era presente una delegazione giunta dalla Lombardia e facente parte del neocostituito comitato “Via le bombe da Ghedì” (Brescia), altra base americana dove si presume siano installati ordigni nucleari.
Al presidio pacifista di Pordenone avevano partecipato anche alcuni rappresentanti dell’associazione “No Dal Molin”, contrari all’allargamento della base americana di Vicenza.
Il giudice Alberto Rossi, verificate anche le richieste dei legali dei pacifisti, che avevano chiesto di procedere con la discussione, si era riservato di decidere e proprio oggi dovrebbe sciogliere le riserve.
Secondo i legali del governo Usa, la competenza sulla materia non sarebbe dei tribunali italiani, mentre per i legali dei pacifisti nulla osterebbe al prosieguo del dibattimento.
Nella mattinata di mercoledì scorso, all’esterno del tribunale di Pordenone, assieme ai pacifisti che avevano dato vita al comitato “Via le bombe da Aviano” – associazione che ieri si era costituita in giudizio – era presente una delegazione giunta dalla Lombardia e facente parte del neocostituito comitato “Via le bombe da Ghedì” (Brescia), altra base americana dove si presume siano installati ordigni nucleari.
Al presidio pacifista di Pordenone avevano partecipato anche alcuni rappresentanti dell’associazione “No Dal Molin”, contrari all’allargamento della base americana di Vicenza.