Aviano senza Base si inventa «cittadella del fotovoltaico»

dal Gazzettino del 26/11/2006 

Conversione preventiva: questo il "segreto" che permetterebbe ad Aviano, nel caso di chiusura della base americana, di riutilizzare l'area Usaf a scopi civili. Il concetto è stato espresso nel libro "Dal militare al civile – La conversione preventiva della base Usaf di Aviano", curato da Andrea Licata e che raccoglie gli studi e i progetti portati avanti dal Comitato Unitario Contro Aviano 2000 in questi ultimi anni.

Viene sfatata la leggenda che vuole la base americana come indispensabile per l'economia avianese: dalle esperienze maturate in altri contesti e raccolte nel libro, emerge che basi del tutto simili a quella di Aviano, una volta dismesse e convertite a usi civili, hanno migliorato il tessuto economico locale, offrendo (ad esempio) molti posti di lavoro in più rispetto alla situazione militare. Ma nel libro, per la prima volta, si affronta anche il tema spinoso dell'inquinamento da piombo provocato dalle basi e dagli insediamenti militari: la stima (per difetto) fatta dal Comitato parla di circa 5mila tonnellate di piombo depositate negli ultimi anni solo nel poligono Cao Malnisio. Situazioni pericolose delle quali, sottolineano i curatori del libro, nessuno si cura e invece dovrebbero essere affrontate.

Danni ambientali, mutazioni delle strategie militari, il futuro della base di Aviano che, in questi ultimi giorni, sembra essere molto legato al destino della base di Vicenza, ma soprattutto i "fatti": il libro curato da Licata lancia anche alcune proposte in vista di una possibile conversione della base avianese. Idee che magari ricalcano le esperienze già vissute da altre realtà che hanno dismesso le basi militari: dalla realizzazione di un centro per le energie rinnovabili, al centro di produzione di energia solare, dalla creazione di una "cittadella" del fotovoltaico, alla possibilità di organizzare attività di studio e lavoro alternative, ma anche iniziative culturali e attività di protezione civile.

«L'importante è fare il primo passo – hanno precisato i curatori Andrea Licata, Stefano Del Cont Bernard e Giuseppe Rizzardo – Creare un movimento di base, perché la conversione deve essere preventiva: Aviano può farcela anche senza la base americana.

Simona Cigana

This entry was posted in Rassegna stampa. Bookmark the permalink.