Aviano: l’amministrazione comunale di centro-sinistra approva a maggioranza una delibera per la chiusura di una strada storica del comune di Aviano al fine di venderla ai militari americani.

Dopo l’approvazione da parte della Provincia (18 marzo) della convenzione per far partire i lavori di realizzazione del collegamento tra la S.P. 'Pedemontana Occidentale' e le aree logistiche A1 e A2 della base americana di Aviano in località Pedemonte (Aviano), mercoledì 31 marzo il consiglio comunale Avianese ha definitivamente votato per l’immediata eseguibilità dei lavori e quindi della vendita agli USA della strada.
Tutta la maggioranza di centro sinistra in carica ha votato compatta questo ennesimo e gravissimo atto contro la popolazione di Aviano ed in particolare agli abitanti di Pedemonte. Ma lo ha fatto anche a danno di tutti noi, perché “non si vende mai la terra dove un popolo cammina”.

Come Comitato Unitario contro Aviano 2000 abbiamo partecipato al consiglio comunale prima distribuendo un volantino in cui si spiegava il mistatto che con facile previsione sarebbe avvenuto e poi, dopo ore di pazienza, quasi a mezzanotte ne abbiamo svergognato a viva voce l’operato.
E sono stati molti i cittadini che si sono uniti alla pacifica contestazione, dopo che più volte il sindaco Rellini insisteva che era un consiglio “chiuso” a cui gli stessi non potevano intervenire, così come precedentemente aveva fatto di tutto per non tenere in considerazione l’opinione degli abitanti, snobbando qualsiasi tentatativo di coinvolgimento con un referendum consultivo o anche solo con appositi questionari, a testimonianza della malafede e della totale straffotenza con la quale intendeva svolgere ed ha svolto quest’azione.
Ancora una volta s’è capito a quali interessi un’amministrazione che intenda governare Aviano deve rispondere. Non certo agli interessi dei cittadini che li eleggono ma ad una struttura devastante come la Base USAF.
Interessi che rispondono alla milionata di euro con cui il pentagono ha voluto comprare un pezzo di terra friulana, interessi di una struttura di morte, come lo sono tutte le basi militari e che da decenni custodisce nel ventre anche 20 testate atomiche.
Perché le armi di ditruzione di massa sono sotto casa nostra e perché siano sempre più al sicuro servono sempre più uomini, mezzi e sempre più territorio. Perché la “sicurezza” che reclamano i militari statunitensi testimonia come questa Base sia potenzialmente nel mirino di atti terroristici che nulla hanno a che fare con i pacifici abitanti di questa terra e che invece si ritrovano a vivere da veri e propri scudi umani.
Bisogna che la gente sappia a cosa si andrà in contro se si continua a chinare la testa davati ad una Base che insiste a fagocitare strade e territori come per i micro-villaggi USA ormai sparsi in tutta la provincia pordenonese.
E bisogna che la gente sappia i nomi e i cognomi di tutti coloro che continuano a legiferare contro tutti noi e cominciamo dunque a farli: Gianluigi Rellini , Fernando Tomasini, Sandrino Della Puppa Zorz, Osvaldo Del Savio, Armando Biancat, Marco Giovanelli, Umberto De Ros, Sante Polo Friz, Lorenzo Primitivo, Andrea Gant, Paola Gabelli.
Alcuni di questi hanno anche il coraggio di dilettarsi in iniziative pseudopacifiste come per il "Tavolo Regionale della Pace" dove vengono spese inutilmente migliaia di euro per tacitare le coscienze mentre la “mano” amministrativa si preoccupa di operare per conto della guerra.
Dopo che da anni inquinano l’acqua, l’aria, la terra, dopo che migliaia di cittadini vivono giono e notte sotto il corridoio di volo degli F-16 abbassando notevolmente la qualità della vita e aumentando il numero di infortuni sul lavoro a causa di sonni sciupati, dopo che il terrore parte da questa terra con gli stemmi dei nostri paesi sul muso dei cacciabomardieri mentre bombardano migliaia di donne, uomini e bambini in Kosovo così come in Iraq, è ora di riprendere fiato e di riprenderci ciò che ci è tolto.
E’ ora di pensare seriamente alla conversione della Base di Aviano e mettendo in campo un opposizione a queste sciagurate scelte tanto assurde quanto indegne.
Giù le mai da via Pedemonte

 

Comitato Unitario contro Aviano 2000 

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