Torna l’Air-show, ma blindato

dal Gazzettino di Mercoledì, 13 Giugno 2007

Spettacolo acrobatico aperto al pubblico, ma gli spettatori saranno contingentati, e accompagnati in pullman. Alla Base di Aviano era stato sospeso durante la guerra dei Balcani per ragioni di sicurezza
La Base Usaf di Aviano spalanca i cancelli al grande pubblico in vista dell'Air-show che si terrà il 4 luglio? Non è ancora possibile dare una risposta certa a questa ipotesi, tuttavia il dato di fatto è che tutte le autorità preposte (in primis il Comitato provinciale di sicurezza) stanno fittamente lavorando a tavolino per definire la reale fattibilità del progetto. L'ultimo "open air show" (manifestazione aerea aperta al pubblico) ospitata all'aeroporto "Pagliano e Gori" si era tenuta il 7 luglio 1996, quando i Balcani erano ancora in fiamme. Da allora, la Guerra del Kosovo e, soprattutto, il dramma globale chiamato "11 settembre" avevano vivamente sconsigliato di tenere anche un solo spiraglio libero nella rete di recinzione aeroportuale. Ma, come ebbe a dire un comandante italiano, "gli americani sono elastici, ci sono momenti in cui si chiudono a riccio, altri ove sono più disponibili". E pare che così sarà il 4 luglio, giornata nella quale (questo sì è confermato al 100%) allo scalo pedemontano si esibiranno i sei caccia F-16 componenti i "Thunderbirds", l'irresistibile pattuglia acrobatica dell'US Air Force. La formazione (nel contesto di un tour europeo) atterrerà ad Aviano almeno un paio di giorni prima per acclimatarsi e fare le prove dell'air show fissato per l'Independence Day, ricorrenza sacra e intoccabile per il popolo americano.
Il programma prevede la sola esibizione aerea della pattuglia Usaf, mentre a terra sarà allestita una mostra statica di velivoli militari. Fino a ieri si sapeva che la kermesse era riservata ai soli yankee e off limits per gli italiani, tranne i soliti vip autorizzati. Ma, evidentemente, oggi ci si sente un po' più "sicuri" e gli americani ci tengono comunque a mostrare i propri gioielli di famiglia, ed ecco che è nata l'idea di rendere partecipi gli italiani. Più facile a dirsi che a farsi. Ci sono infatti degli scogli di fondo da affrontare e risolvere adeguatamente, altrimenti gli ingressi aeroportuali rimarranno interdetti, e tutt'al più valicabili dalla sola comunità a stelle e strisce.
Primo ostacolo: l'air show si tiene il 4 luglio, che cade di mercoledì, giornata di festa per gli americani, ma normale infrasettimanale lavorativo per gli italiani. Ergo, si profilano problemi alla circolazione veicolare. Ecco perché da un lato la manifestazione aerea avrà inizio nella tarda mattinata, per non intralciare le ore di punta. Ma non basta: come fare per garantire un afflusso ordinato e controllato della marea di spettatori (stimata in oltre 10mila unità) senza appesantire le arterie stradali? L'escamotage che in queste ore va per la maggiore consiste nel definire dei punti di raccolta presso i comuni limitrofi alla Base (Aviano, Pordenone, Fontanafredda, Porcia, San Quirino e Roveredo in Piano), laddove gli spettatori saranno imbarcati in un centinaio di bus navetta messi a disposizione dagli americani. In questa maniera ingresso e uscita dal "Pagliano e Gori" (vietato alle auto) sarebbero regolari, e allo stesso tempo le Forze dell'ordine sarebbero agevolate nel loro compito di controllo dei visitatori entranti nell'infrastruttura militare.
Ultimo dilemma: come evitare la ressa di papabili passeggeri presso i punti raccolta? Le autorità avrebbero individuato la soluzione attraverso la distribuzione di aliquote di "biglietti" d'imbarco (almeno mille) per ogni Comune sede dei punti raccolta, i cui primi cittadini dovranno renderli usufruibili alla popolazione interessata qualche giorno prima dell'air show. Sui bus navetta potranno cioè salire i soli possessori di "ticket". È bene ricordare che queste sono le ipotesi di lavoro e nulla è ancora certo. Inutile quindi richiedere "coupon" nei municipi.
Dario Furlan

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