dal Messaggero veneto di Martedì, 3 luglio 2007
Rc contesta. Il titolare di una palestra: nessuno mi ha avvisato
Rifondazione comunista si schiera contro la chiusura della strada provinciale Pordenone-Aviano per consentire le prove e l’effettuazione dell’Air show, in agenda domani. «E’ chiaro che i motivi di sicurezza che hanno spinto verso questa scelta – sostengono Laura Sartori, Michele Negro ed Elena Caccamo, di Rifondazione comunista – non sono certo quelli che possono riguardare la popolazione, perché se la preoccupazione è quella relativa all’incolumità dei cittadini da tempo si sarebbe dovuti intervenire partendo da elementi come l’inquinamento acustico e atmosferico prodotti dalle attività della base di Aviano per arrivare fino al pericolo che possono comportare le esibizioni sopra un’area dove è risaputo essere custodite testate nucleari che rendono il nostro territorio possibile obiettivo di attacchi terroristici. Pericolo accentuato, peraltro, dalla mancanza di piani di evacuazione come invece prevederebbe la normativa europea Euratom».
Rifondazione si chiede, peraltro, come mai per le attività addestrative delle Frecce tricolori non si chiude la Pontebbana all’altezza di Rivolto, mentre ciò avviene per le esercitazioni degli americani.
Tra le proteste anche quella di Vittorio Cecere, titolare del fitness center “Move it” che si trova a Roveredo in Piano, in via Pionieri dell’Aria, al civico 104. Ieri si è trovato con la strada chiusa senza essere stato preavvertito in maniera diretta. «Non contesto le misure che sono state adottate – afferma – quanto il fatto che dovevano avvisarmi tenuto conto che ho un’attività commerciale. Il poliziotto a cui mi sono rivolto per chiedere spiegazioni, presentandomi come titolare di un’attività in loco, mi ha risposto che la strada è chiusa e basta».