IL MINISTERO SMENTISCE GLI ALLARMI

Il Gazzettino del 02.02.07 

«L'oleodotto Nato non c'entra nulla e non è segreto, sul Piave normali lavori»

Venezia

L'aeroporto Dal Molin di Vicenza – e quindi la base Usa che vi sorgerà – «non è alimentato» dall'oleodotto «Nato Pol», un cui tratto, che scorre nell'alveo del Piave, è oggetto in questi giorni di lavori di manutenzione, che hanno alimentato voci di un suo potenziamento proprio per alimentare la nuova base Usa.

Le cose non stanno così, precisa il ministero della Difesa, e non c'è nulla di segreto in questo oleodotto. «Il sistema di oleodotti Nato Pol (Petroleum Oil e Lubricant) – spiega il ministero – che è totalmente finanziato dalla Nato, è stato realizzato, sul finire degli anni Sessanta, allo scopo di alimentare con carburante per aerei e mezzi terrestri alcuni degli aeroporti militari principali del Nord-Nord-Est d'Italia.
In particolare quelli di Ghedi (Brescia), Villafranca (Verona), Istrana (Treviso), Aviano (Pordenone), Rivolto (Udine) e Cervia (Ravenna). Fin dagli anni della sua realizzazione -viene precisato- il sistema è stato mantenuto in esercizio e subisce normali lavori di manutenzione secondo le normative di sicurezza vigenti».
L'oleodotto «attraversa 6 regioni, 17 province e 136 comuni, il suo tracciato è segnato in superficie da cartelli indicatori (uno ogni 200 metri) con la dicitura 'Amministrazione dello Stato' e quindi non riveste carattere di segretezza; la responsabilità di gestione della rete -prosegue il ministero della Difesa- è stata affidata, sin dall'inizio, a ditte civili specializzate, che provvedono anche, con le proprie maestranze, a presidiare il sistema».
«I lavori ai quali fanno riferimento le notizie di stampa sono relativi alla messa in sicurezza di un tratto subalveo del Piave che, per la sua particolare collocazione, subisce le evoluzioni naturali del letto del fiume; l'esecuzione dei lavori -conclude la nota- è stata autorizzata dalla regione Veneto e l'ufficio del Genio Civile di Treviso, a conoscenza dell'attività, ne ha dato comunicazione alla Difesa nel giugno del 2006».
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