Chiusa l’indagine sull’incidente aereo accaduto nel bellunese. Colpa del meteo

dal Gazzettino di Giovedì, 24 Gennaio 2008
F16 precipitato, doppio errore
(d.f.) La speciale commissione Usafe istituita a seguito dell’incidente all’F16 di Aviano schiantatosi al suolo il 18 settembre nel Bellunese ha chiuso l’inchiesta. Il report indica un mix di concause: errore umano, condizioni meteo avverse e guasto tecnico. In particolare, la formazione di ghiaccio su parte della fusoliera (in zona imperversava un portentoso fortunale) mandò in tilt una sonda, i cui preziosi dati sono impiegati dal computer di volo che comanda l’assetto del velivolo impedendo di fatto i necessari aggiustamenti alle superfici alari. In più, il pilota decise di guadagnare quota per uscire dal corpo temporalesco, arrivando al tetto dello spazio aereo di missione (quasi 11mila metri di quota) e perdendo sensibilmente velocità (270 chilometri orari). A quel punto l’F16 risultò ingovernabile, andando in vite e precipitando al suolo. Il pilota (maggiore Timothy Palmer) si catapultò col paracadute salvandosi. La commissione (composta da 9 americani e un pilota della nostra Aeronautica Militare abilitato su F16) ha stilato i particolari della missione. Nel giorno dell’incidente era stato programmato un volo d’addestramento al combattimento aereo e di bombardamento nella misura di 4 attaccanti contro 2 avversari. Il comandante Palmer intendeva poi raggiungere la certificazione a "pilota istruttore". Nonostante l’avviso di avverse e variabili condizioni meteo alle 18.13 avviene il decollo da Aviano, abortito all’ultimo momento da uno dei sei caccia F16. Alle 18.30 (entrato nel cuore della perturbazione) Palmer non riesce più a governare l’aereo, che precipita. Due minuti dopo il pilota si eietta. L’F16 si schianta sui boschi di Soramaé, causando anche la «contaminazione chimica dell’area d’impatto, provocata da carburante, olio idraulico e idrazina». Palmer "atterra" senza riportare ferite nei pressi di una strada, ferma il primo automobilista e chiede di usare un telefono con il quale informa il Comando. La commissione militare d’inchiesta imputa una responsabilità sull’incidente anche al pilota valutatore che accompagnava Palmer in quanto non lo avvertì che stava andando fuori rotta.

This entry was posted in Rassegna stampa. Bookmark the permalink.