dal Messaggero Veneto di Venerdì, 15 Febbraio 2008
La senatrice Lidia Menapace, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, parteciperà questa sera a Pordenone a un incontro dibattito sui rischi per la salute umana di tali proiettili, promossa dai comitati Vialebombe e Comitato Unitario Contro Aviano 2000, con il sostegno di Rifondazione comunista.
«Dai teatri di guerra all’estero ai poligoni di tiro e alle basi militari nel territorio nazionale – sostengono gli organizzatori – l’utilizzo di armi che impiegano munizioni all’uranio impoverito ha causato negli anni ingenti danni alla salute e conseguenti sofferenze per le persone decedute e per i loro familiari».All’incontro, in programma alle 20.30 alla Casa del popolo di Torre, interverranno Massimiliano Garofolo, fratello di Alessandro, militare deceduto dopo aver prestato servizio al poligono del Dandolo a Maniago, Falco Accame, presidente dell’Associazione nazionale assistenza vittime arruolate nelle forze armate e famiglie dei caduti, e, per l’appunto, Lidia Menapace. La commissione parlamentare sull’uranio impoverito ha concluso i propri lavori e steso un documento finale.
Ad oggi non ci sono certezze sul numero esatto dei militari impiegati nei vari scenari di guerra e contaminati dall’uranio impoverito: secondo l’Osservatorio i morti sarebbero 45 e i malati 515, affetti da patologie riconducibili all’esposizione al materiale radioattivo, usato in modo massiccio negli armamenti della Nato soprattutto nei Balcani. Altre associazioni hanno dati diversi, così come diversi sono quelli forniti dalla Difesa.