Disertò l’esercitazione, avrà 7200 euro di risarcimento

dal Gazzettino di Giovedì, 21 Febbraio 2008
Il vigile del fuoco obiettore che vinse la causa di lavoro
Nel novembre del 2003 si era rifiutato di partecipare a una esercitazione anti-terrorismo – secondo la motivazione del comando della base Usaf di Aviano – ed era stato licenziato. Dopo quattro anni il vigile del fuoco Angelo Zaccaria, al momento dei fatti addetto anti-incendio nelFire department della base , si è visto dare ragione dal giudice del lavoro del tribunale di Pordenone Paola Costa.Il magistrato, nel dicembre scorso, ha infatti accolto il ricorso presentato dal dipendente civile quattro anni fa ritenendo nullo sia il licenziamento. La base dovrà ora reintegrare il lavoratore con lo stesso livello e le stesse mansioni, ma avrà anche un anno di tempo per presentare eventuale ricorso in appello. Un termine che si riduce però a 30 giorni nel caso in cui il legale del vigile del fuoco dovesse notificare la sentenza chiedendone l’immediata esecutività come stabilito dal giudice.
Inoltre, dovranno essere corrisposti gli arretrati degli stipendi con la relativa contribuzione. Il giudice del lavoro ha anche condannato il datore di lavoro militare a risarcire (nella somma di 7.200 euro) il dipendente per il danno biologico.
L’addetto ai servizi anti-incendio era stato licenziato per non avere partecipato – ritenendolo un servizio dal quale i dipendenti civili debbano essere esclusi – a una esercitazione antiterrorismo che coinvolgeva il personale militare del 31.mo Fighter wing. Una vittoria su tutti i fronti per il dipendente che – al momento del licenziamento – era anche un iscritto al sindacato. E il legale della Uil (organizzazione alla quale aderisce il ricorrente) l’avv. Paolo Toffoli, aveva anche ravvisato un «possibile intento discriminatorio nell’atto di licenziamento. Il giudice – aveva sottolineato il legale – ha dichiarato la nullità, non l’illegittimità, del licenziamento. Si tratta di un precedente per una struttura militare di non poco conto visto che è stato anche riconosciuto il danno biologico».
C’è da aggiungere che qualche tempo dopo il licenziamento, Angelo Zaccaria era stato riassunto dalla base , ma con un livello e con mansioni decisamente inferiori a quelle ricoperte in precedenza. Il pompiere, ad oggi, non è stato ancora reintegrato nel suo vecchio ruolo

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