La procura ipotizza il disastro colposo

dal Messaggero Veneto di Giovedì, 26 Marzo 2009
L’inchiesta
La procura della Repubblica di Pordenone non ha iscritto alcuna persona sul registro degli indagati a seguito della caduta di due serbatoi sganciati da un F-16 appena partito dalla Base di Aviano, l’altro pomeriggio, a Brugnera. Ieri mattina il capitano pilota dell’aereo militare è stato sentito come persona informata sui fatti dai carabinieri della Compagnia di Sacile, competenti per territorio, mentre gli atti saranno trasmessi alla procura probabilmente oggi. I vertici della Base, nel corso di un incontro convocato ieri mattina in prefettura, hanno confermato comunque che «le operazioni di sgancio sono state correttamente eseguite dal pilota, secondo gli standard operativi previsti per emergenze di questo tipo, in quanto detta operazione consente di governare adeguatamente l’aereo in difficoltà».La procura della Repubblica del tribunale di Pordenone, al momento, non ha ravvisato alcuna ipotesi di reato. E’ molto probabile, tuttavia, che apra un fascicolo per l’ipotesi di disastro colposo, atto dovuto per proseguire con gli accertamenti. «Ritengo – ha spiegato il procuratore Luigi Delpino – che lo stato americano chiederà la rinuncia della giurisdizione: è un diritto previsto dai trattati internazionali». Il che vorrebbe dire che una eventuale inchiesta sarebbe trasferita negli Stati Uniti. Al momento, comunque, si fa sempre più consistente l’ipotesi che si sia trattato di un’avaria e che il pilota abbia rispettato tutti i protocolli del caso. (e.l.)

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