Serbatoi sganciati sulle case, pagherà l’Italia

dal Messaggero Veneto di Giovedì, 26 Marzo 2009
In base ai patti internazionali, una parte dei risarcimenti a carico del nostro governo
L’esecutivo Berlusconi anticiperà i soldi Poi dagli Usa ne potrà ottenere solo il 75% 
Già riuniti in municipio i cittadini danneggiati Ieri voli sospesi per le manutenzioni ai caccia
Sfollati: Una sola famiglia rientrata a casa ieri pomeriggio di Enri Lisetto
Sarà il ministero della Difesa italiano a risarcire i cittadini che hanno subito danni a causa dei serbatoi sganciati l’altro pomeriggio a Brugnera da un F-16 di stanza ad Aviano. Il governo italiano, poi, si rivarrà su quello americano. Intanto una commissione di tecnici sta studiando le cause dell’avaria dell’aereo mentre ieri sono stati sospesi, in via precauzionale, tutti i voli militari dalla Base.La procedura di risarcimento, una volta quantificati i danni, partirà dal ministero della Difesa italiano. Della stima si occuperà il primo aerogenio di Milano, che ieri era già stato informato dal comando dell’Ami di Aviano, che ha competenza giurisdizionale sull’aeroporto. Il segretario comunale di Brugnera, invece, ha già riunito i cittadini che hanno subito danni a causa dell’incidente aereo per indicare le procedure di stima e di risarcimento. Rientrata a casa nel pomeriggio la famiglia che era stata sfollata per una notte per motivi precauzionali (forte odore di carburante in zona).
«La procedura di risarcimento – ha spiegato il comandante dell’aeroporto, colonnello Filippo Zampella – è regolata dall’articolo 8 del Sofa, ovvero un accordo tra i Paesi della Nato». La procedura prevede l’inoltro della richiesta di risarcimento dei danni al ministero della Difesa italiano che, appresa la stima dei danni (redatta dal primo Aerogenio di Milano che si è già messo al lavoro), liquida le persone aventi diritto. La stessa spesa, poi, viene ripartita tra governo italiano e governo americano: sostanzialmente il governo a stelle e strisce storna il 75 per cento dell’importo, il rimanente 25 per cento resta a carico del nostro Paese. I tempi sono piuttosto brevi: una volta conclusa la perizia dei danni partono le pratiche. Se il cittadino danneggiato si accontenta della cifra proposta dal ministero viene immediatamente liquidato, altrimenti si apre un contenzioso i cui tempi non sono quantificabili.
Intanto ieri sono stati sospesi tutti i voli militari dall’aeroporto di Aviano. E’ stata una decisione irrituale, non obbligatoria: «Una procedura positiva – ha spiegato il comandante dell’aeroporto – perché si è cercato di capire l’origine del problema». Voli sospesi e aerei in manutenzione, sebbene queste procedure siano frequenti, periodiche e molto scrupolose. «Una garanzia in più per tutti», ha concluso il colonnello Zampella.
Sulle cause dell’avaria al motore dell’F-16 non ci sono ancora certezze: verrà istituita una commissione tecnica di indagine che dovrà stabilire le cause di quanto successo all’aereo militare americano pochi minuti dopo il decollo dalla pista della Base di Aviano.

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