Villaggi a stelle e strisce: costruiti 500 alloggi

dal Messaggero Veneto di Lunedì, 27 Agosto 2007
Una delle conseguenze del rischieramento dei due squadroni di F-16 ad Aviano dalla Spagna, è stata l’emergenza abitativa che ha spinto l’Air Force, nel 1997, a bandire una serie di offerte per alloggi chiavi in mano, da destinare alle famiglie dei militari.
«In prima battuta – ricorda l’allora sindaco di Roveredo in Piano, Danilo Del Piero – l’Air Force pensava si potesse costruire in qualsiasi area del territorio. La conferenza dei sindaci fece presente che ci sono piani regolatori, ed escluse immediatamente la realizzazione di “ghetti” destinati esclusivamente ai militari Usa. Se case a stelle e strisce dovevano essere, sarebbero state costruite nelle zone edificabili comuni».
Il primo bando riguardava 500 alloggi in leasing decennale. Un business edilizio di circa 50 milioni di euro, in un’area compresa entro le 15 miglia (25 chilometri), con obiettivo di arrivare a 1.200 case.

«Le 500 abitazioni – si legge nel bando – possono essere suddivise in più complessi residenziali. Ognuno di essi può comprendere da 25 a 75 abitazioni. Ogni complesso può essere di vario tipo, risultare ubicato in diversi comuni, preferibilmente vicino ai servizi (negozi, centri commerciali), ma entro un raggio di percorrenza di circa mezz’ora di automobile dalla Base».
Le cordate di costruttori, già pronte a contendersi l’appetitosa torta, hanno a disposizione pochissimo tempo per inviare le offerte. Gli americani hanno un calendario e una burocrazia diversi e hanno soprattutto fretta di concludere la vicenda che si inserisce, quale parte complementare, nel più vasto progetto di Aviano 2000. L’area con i «complessi abitativi» è grosso modo un triangolo, al cui vertice superiore si trova Montereale Valcellina, a ovest ci si spinge fino a Sacile passando per Budoia, Polcenigo e Caneva; a est si scende lungo il Cellina, inglobando San Quirino, Cordenons, Zoppola, Fiume Veneto; in mezzo ci stanno Roveredo in Piano, Fontanafredda, Porcia e Pordenone.
Gli americani realizzano villette a schiera, con tipologie architettoniche nazionali, ma con impiantistica di derivazione statunitense. Il limite di 75 unità abitative per zona è imposto dalla necessità di «non creare ghettizzazioni». Il progetto housing, ormai, è in dirittura d’arrivo, gli insediamenti Usa nei comuni pordenonesi, non ha creato alcun problema di convivenza. I sindaci avevano visto giusto.

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