Comunicato del Cuca2000 su elicottero precipitato

Ennesima esercitazione killer che porta il marchio base USAF di Aviano; ieri un elicottero Black Hawk UH60 precipita nella campagna trevigiana, nel greto del fiume Piave, è fa 6 morti e 5 feriti di cui uno grave fra i militari che erano a bordo.
Poche settimane fa in Val Zoldana un F-16 si schianta a terra sfiorando una strage e mettendo in quarantena tutta l’area contermine all’impatto.
Alcuni anni fa un Prowler, sempre partito da Aviano, trancia i cavi della funivia del Cermis ammazzando 20 persone.
E se questi sono gli aspetti più eclatanti dell’esistenza di basi militari, molti e diversi sono gli effetti meno evidenti ma non per questo meno pericolosi che popolazioni e ambiente subiscono nel tempo.L’inquinamento delle falde acquifere, atmosferico e acustico sono causa di danni a medio e lungo termine, così come lo sono lo stravoglimento viario e urbanistico di piccoli paesi e la costante minaccia di rischio nucleare a cui tutti, nostro malgrado, siamo sottoposti.
La Guerra in casa è questa e se bombardamenti, torture e omicidi di massa sono il prezzo che queste basi fanno pagare alle popolazioni di mezzo mondo, il prezzo che paghiamo noi è invece di vivere sotto un ricatto umiliante di accordi segreti e fraudolenti e di subire l’impietosa roulette russa di morti, feriti e del deterioramento della nostra qualità di vita in quanto cittadini di territori militarizzati.
Fatti come quello di ieri non sono disgrazie o incidenti, ma normali effetti collaterali del militarismo in zone di "pace" ed è per questo che risulta ancora più incomprensibile il sostegno di molti parlamentari che si ispirano ad ideali di pace  ad un governo che aumenta le spese di guerra, manda  militari all’estero in missione  di combattimento, autorizza il potenziamento delle basi straniere, come il Dal Molin a  Vicenza, proiettate verso la guerra globale.
Muoversi oggi verso una conversione di queste strutture significa cominciare a costruire l’alternativa a stragi come il Cermis e morti come quelli appena registrati in provincia di Treviso.

Comitato Unitario contro Aviano 2000

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